Lo psicologo è un professionista della salute, si tratta di una figura riconosciuta come come professione sanitaria.
Per diventare psicologo clinico è necessario aver superato 5 anni di psicologia dentro e aver svolto alcuni tirocini in ambienti di tipo clinico ( ospedali, Centri di Salute Mentale, associazione con persone di disagio psichico).
Dopo la laurea è necessario seguire un tirocinio post-laurea sempre in ambito clinico, superare un esame di stato ed essere quindi iscritti all’albo degli psicologi. Sul sito internet dell’Ordine degli Psicologi del Veneto si può trovare l’elenco degli iscritti all’albo.
Cosa fa lo psicologo?
Lo psicologo, dopo aver superato l’esame di stato può fare due cose:
La prima è la promozione del benessere e la prevenzione, quindi può fare conferenze, può parlare in pubblico alle riunioni, alle associazioni. Può proporre che cos’è la salute della psicologica, il benessere e promuovere iniziative
La seconda invece le diagnosi, attraverso il colloquio psicologico e dei test, lo psicologo può aiutare la persona a mostrare come funziona e che schemi utilizza.
Cosa fa lo psicoterapeuta?
Lo psicoterapeuta è una figura dell’ambito sanitario che, dopo i 5 anni di studio e l’esame di stato si iscrive alla scuola di Psicoterapia della durata di 4 anni , formati da corsi teorici e pratica clinica, attraverso i quali diventa psicoterapeuta.
In questo corso di 4 anni, agli psicologi e ai medici che si sono iscritti, vengono insegnate tecniche specifiche per aiutare i pazienti, ad attuare un cambiamento, a stare meglio.
Lo psicoterapeuta si occupa di problemi individuale come ansia, depressione, problematiche del carattere e anche di problematiche relazionali, quindi problemi di coppia, famiglia oppure problemi di come la persona si mette in gioco con gli altri.
Ipnosi. Come la può usare lo psicologo-psicoterapeuta
La psicoterapia è una disciplina che inizia ad essere studiata in modo scientifico verso gli anni 50. Si è visto come degli effetti positivi, visibili in modo statistico e misurabile erano ottenute da delle procedure terapeutiche di tipo cognitivo- comportamentale e di tipo ipnotico. Abbiamo vari studi come Hammon, Byrne e Montgomery che mostrano l’utilità dell’ipnosi ad esempio per i trattamenti dell’ansia.
Il modello operativo del nostro studio è di tipo integrato. Utilizziamo un modello operativo di tipo cognitivo- comportamentale e ipnotico .
ll cardine dello studio è il modello esperienziale , perché noi siamo le esperienze che abbiamo vissuto. Ricordando ora uno studioso ,Holmaat, diceva che le esperienze emozionali cambiano le connessioni sinaptiche del cervello.
Quindi vuol dire che le esperienze emozionali, forti, intense possono cambiare e cambiano il nostro modo di pensare e di pensarci. Ciò è molto importante perché lo scopo della terapia è sperimentare .
Durante l’ipnosi noi facciamo riaccedere la memoria della persona ad un episodio recente o del passato che ha dato dei problemi e che quindi ha creato un’idea di sé negativa, un esempio è l’ansia che porta una persona a pensare di essere un fallito.
Attraverso delle tecniche ipnotiche facciamo rivivere quell’episodio però in maniera differente creando quindi un nuovo modo di pensare e portando il paziente a sperimentarsi in modo differente.
In questo modo noi abituiamo il cervello e le sinapsi a lavorare in modo differente in poche sedute.
Come lavora il nostro cervello?
Il nostro cervello fondamentalmente lavora su due modelli:
Una parte logica- razionale che è la parte che ci hanno insegnato da sempre sono gli apprendimenti, gli schemi; poi abbiamo una parte intuitiva- istintuale le nostre sensazioni ed emozioni.
Durante la vita la parte logica ha una certa predominanza rispetto la parte emotiva, durante l’ipnosi il livello emotivo va più a pari con il livello logico- cognitivo. Quindi comunicano meglio e perciò le esperienze emozionale possono influire sul piano logico facendo cambiare il modo di pensare.
Una delle cose peggiori che un uomo può soffrire è il senso di impotenza di fronte agli eventi. Si pensi alla difficoltà a riprendere in mano la propria automobile dopo aver avuto un incidente, oppure dopo aver avuto un attacco di panico. Le cause dell’impotenza di fronte agli eventi, di sentirsi sottomessi, costretti e non essere capaci di agire ha tantissime cause.
Qui vorrei prendere in considerazione le cause derivate dal trauma : incidenti, molestie, abusi, attacchi di panico, aborto non elaborato; questi eventi lasciano delle tracce.
Le tracce possono essere presenti a livello cognitivo tipo pensieri intrusivi sull’incidente, sogni, vissuti intrusivi, immagini che appaiono all’improvviso e fanno star male la persona che le vive .
Questo senso di intrusività, quindi di impotenza che le persone vivono dopo il trauma deriva da fattori puramente biologici. Quando avviene un trauma la persona si sente impotente, c’è molta paura e l’asse ipotalamo o ipofisi surrene produce molto cortisolo che manda in tilt la funzione dell’ippocampo( parte importantissima del cervello che serve all’elaborazione della memoria). Quindi il ricordo, la situazione non vengono elaborati ma rimangono impliciti, quindi vuol dire che può succedere che in certi momenti possono riaffiorare emozioni e comportamenti avuti durate l’evento traumatico.
Quando una persona è in una situazione che per qualche motivo ricorda l’evento traumatico la persona si comporta come all’epoca.
Come ci influenza il trauma?
Pensiamo anche quindi a certe persone che hanno subito un abuso sessuale da piccoli che quando saranno grandi si sentiranno impotenti in situazioni sessuali o hanno paura ad esprimersi, ad essere se stessi. Questo perché certe situazioni riattivano il senso di insicurezza e di fragilità perciò la persona tende a comportarsi sempre nello stesso modo. Quindi ecco l’utilità della psicoterapia su base ipnotica. Noi infatti come studio Modelli di Cambiamento, utilizziamo la dissociazione: ovvero, attraverso la dissociazione della mente la parte adulta con il terapeuta può lavorare sul trauma. Tutto ciò per promuovere l’autostima della persona e il distacco dall’ evento e creare nuovi collegamenti positivi per la persona. Tutto ciò aumenta l’autostima, il senso di sicurezza e tramite tecniche ipnotiche e di proiezione futura la persona può immaginare di vivere situazioni future con maggior flessibilità e sicurezza di sé lasci ondosi non più condizionare dai vissuti del trauma precedente.
Dopo alcune sedute di ipnosi la persona potrà quindi sentire di comportarsi diversamente in situazioni che prima la mettevano fortemente a disagio.
Ipnosi a Verona e Legnago: noi siamo le esperienze che abbiamo vissuto.
Il dott. Matteo De Tomi, Socio Ordinario della Società Italiana di Ipnosi, utilizza l’ipnosi Ericksoniana negli studi di Verona, Legnago e Rovigo.
La psicoterapia è una disciplina recente che inizia ad essere studiata scientificamente negli anni 50. In questi anni si è visto come la terapia cognitivo- comportamentale e la terapia basata sull’ ipnosi portava dei buoni risultati visibili e statistici. Possiamo trovare vari studiosi quali: Hammon, Byrne, Montgomery che dimostrano l’utilità dell’ipnosi.
Il modello operativo dello studio Modelli di Cambiamento
Il modello operativo dello studio a cui sono associato è un modello di tipo integrato. Utilizziamo il modello cognitivo- comportamentale ( utile per cercare di capire i pensieri disfunzionali che hanno le persone) e l’ipnosi (basilare per creare delle esperienze riparative).
Il nostro punto cardine è il modello esperienziale ,perché noi siamo le esperienze che abbiamo vissuto. E sono le esperienze che ci cambiano.
Uno studioso, Holmaat, afferma che le esperienze emozionali cambiano le connessioni sinaptiche del cervello. Questo vuol dire che una forte emozione fa sì che noi cambiamo il nostro modo di pensare e di percepirci.
Lo scopo della terapia non è unicamente parlare ma fare esperienze con i nostri pazienti perché solo con quelle una persona cambia.
Questo è possibile grazie all’utilizzo dell’ipnosi. Durante lo stato ipnotico noi facciamo riaccedere la persona ad un episodio recente o del passato che è stato vissuto negativamente e che quindi ha formato un’esperienza negativa (formata da pensieri, sensazioni e comportamenti) che ci può condizionare ancora, facendo un esempio molto semplice:
può accadere che se una persona da bambino ha vissuto un’esperienza traumatica con un cane, nel futuro la persona tenderà a sperimentare ancora le stesse emozioni e sensazione di un tempo quando vede un cane.
Oppure:
una persona che ne passato è sempre stato criticato quando esprimeva il suo parere, nel presente la stessa persona può sentirsi a disagio quando è con gli altri e vorrebbe esporsi.
Quindi, in terapia facciamo sì che la persona possa rivivere quel momento in maniera positiva, abituiamo quindi il paziente a sperimentare una situazione potenzialmente critica in una maniera diversa. Dopo alcune sessioni di ipnosi, la persona si troverà a vivere situazioni presenti proprio come vorrebbe, senza essere condizionato da esperienze passate.
Come avviene in cambiamento in ipnosi?
Il nostro cervello lavora su due processi: un processo logico – razionale, quello che ci hanno sempre insegnato fin da piccoli, relativo agli apprendimenti e alla logica e il processo emozionale, . Nella quotidianità è più rilevante il ruolo della parte logica e in minoranza quella emozionale. Nell’ipnosi invece il livello emozionale va quasi alla pari del livello relazionale: i due processi lavorano in parallelo con la stessa “forza”. Le esperienze quindi emozionali nello stato di trance cambiano il mondo di pensare.
Lo psicologo Socio Ordinario della Società Italiana di Ipnosi di Verona e Legnago
Ipnosi: scopriamola negli incontri con il dott. De Tomi
Ipnosi a Verona: gli Incontri del dott. De Tomi
Ipnosi a Verona. Lo psicoterapeuta Matteo De Tomi, psicoterapeuta specialista in ipnosi , presso lo studio di Verona a Borgo Roma in via Bozzini 7 propone un ciclo di incontri ad ingresso libero comprendente varie tematiche: l’ipnosi, l’autostima, la vita di coppia.
Una chiara definizione di ipnosi
L’American Psychological Association descrive l’ipnosi come una
procedura durante la quale uno psicoterapeuta o un medico suggerisce al paziente di sperimentare dei cambiamenti nei pensieri, emozioni e comportamenti.
Questi cambiamenti vengono utilizzati nel trattamento psicoterapico per lavorare su problemi psicologici (ansia, depressione, difficoltà relazionali, problematiche del carattere …) oltre che nel trattamento del dolore e di molte altre tematiche psicologiche non sempre relative al malessere: si pensi infatti all’ipnosi per potenziare le abilità relazionali e sportive.
Perché l’ipnosi?
A differenza di quanto avviene con la maggior parte degli altri approcci alla psicoterapia, attraverso l’ipnosi è possibile lavorare direttamente sulla memoria procedurale, quella relativa ai nostri comportamenti abitudinari, definiti come carattere.
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