Psicoterapia della famiglia

La Psicoterapia della famiglia o terapia familiare nasce negli anni ’50 applicando i principi scientifici dell’allora nascente Teoria dei Sistemi.

Il modello sistemico per la psicoterapia della famiglia affonda le radici nella rivoluzione scientifica degli anni ’40, quando biologi, fisici (e poi gli psicologi e antropologi nel campo della mente), compiendo un grande cambiamento di prospettiva, sottolinearono che le particelle funzionavano anche in relazione alla propria posizione nei campi di forze.

Il funzionamento del singolo iniziò dunque ad essere osservato in relazione agli altri elementi del campo.

Foto di un quadro di Henry Matisse intitolato "La danza" del 1909 che raffigura 5 figure di colore arancione su sfondo blu e verde che danzano in cerchio, completamente nudi, tenendosi la mano. È un'immagine metaforica che indica che la Psicoterapia della famiglia è necessaria perché gli individui non sono mai indipendenti tra loro ma sempre in relazione.
Henry Matisse, La danza, 1909 in olio su tela, esposto presso l’Ermitage di San Pietroburgo.

Quindi la materia vivente non venne più solo studiata nell’individualità, ma anche nella relazione. Noi agiamo e pensiamo sempre in relazione agli altri (amici, colleghi,  familiari, ecc).

La teoria sistemica dunque evidenzia come fenomeni biologici e non biologici condividano attributi di un sistema (entità intera composta di parti in relazione tra loro e che qualsiasi variazione in una delle parti influenza la globalità del sistema).

Un fenomeno resta inspiegabile finché il campo di osservazione non è abbastanza ampio da includere il contesto in cui il fenomeno/comportamento si verifica (un comportamento di un bambino può apparire strano e incomprensibile fino a quando non lo si vede assieme ai familiari e solo allora è possibile interpretarlo come una delle tante possibili risposte ai comportamenti degli altri familiari).

Terapia della famiglia significa lavorare con la persona sofferente assieme alla sua famiglia al fine di modificare le relazioni che, pur inconsapevolmente, permettono al disagio di persistere.

I primi terapeuti sistemici lavorando con i gruppi (coppie, famiglie) dove c’era un membro portatore di un sintomo (dal meno grave al più grave) notarono come favorendo una comunicazione chiara, non ambigua, chiarendo e modificando le relazioni, la persona sofferente attuava un cambiamento.

La terapia per la psicologia della famiglia è particolarmente indicata con:

  • Bambini e adolescenti con sintomi e  “problemi” caratteriali
  • Persone sofferenti che vivono con la famiglia di origine o con la famiglia costituita